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Intervento del Consigliere Da Col - Consiglio Comunale del 26.04.2023

Come previsto dal regolamento del Consiglio Comunale, all'inizio di ogni seduta, la prima mezz'ora è dedicata ad interventi liberi dei/lle consiglieri/e comunali.


Di seguito, l'intervento del nostro Marco Da Col sul 25 aprile e sulle dichiarazioni del Presidente del Senato, Ignazio La Russa:


Sull’inopportuna affermazione che la nostra Costituzione non contenga il

termine “antifascista” con autorevolezza e chiarezza ieri ha posto una pietra il

Presidente della Repubblica Mattarella, in un nobilissimo intervento. Anche il

Sindaco ha ieri espresso parole significative.


Non aggiungo nulla certamente, ma vorrei ribadire il concetto, in questa sede

istituzionale che in quasi 80 anni, dal 25 aprile 1954, ha visto susseguirsi

convinti antifascisti. Lo faccio prendendo in prestito parole che ritengo più

adeguate delle mie ad esprimere un pensiero che pienamente condivido:

“Ogni popolo fonda la propria identità collettiva in avvenimenti rilevanti e in

una storia complessiva, che consacra nelle proprie Istituzioni laiche. La nostra

pietra fondante è certamente la Costituzione repubblicana, i cui principi

maturarono negli anni della Resistenza anche grazie a quei giovani partigiani

che capirono che il male agiva indisturbato in Europa e andava fermato. Come

ebbe a scrivere il cardinale Carlo Maria Martini nel 1985, la Resistenza fu infatti

una rivolta morale: “La loro ribellione è stata la scelta consapevole dell’umano

contro il disumano…”


Non a caso dopo la Seconda guerra mondiale ampio spazio nel dibattito sulla

forma istituzionale dell’Italia fu riservato a come porsi di fronte al fascismo

sconfitto. Da qui, in Assemblea Costituente, la domanda se l’Italia dovesse

essere una Repubblica a-fascista o antifascista. Alla fine emerse con

convinzione la seconda visione. Noto è il discorso in Assemblea Costituente del

13 marzo 1947 di Aldo Moro in cui rispondendo all’on. Lucifero, segretario del

Partito Liberale, argomentava la scelta di marcare così nettamente

l’orientamento della nuova realtà istituzionale.


Oggi forse ce ne dimentichiamo con troppa facilità. Trascuriamo un elemento

fondativo della nostra democrazia e della nostra libertà: la resistenza al

nazifascismo fu atto consapevole, sofferto, attuato o con le armi, o con atti di

sostegno alle forze partigiane, mentre in molti altri casi ancora fu azione di

resistenza passiva al regime e di aiuto alle vittime delle sue violenze. Ci si

rendeva conto – e occorre sia chiaro ancora oggi – che il fascismo era, e

rimane, una vergogna che ha segnato la storia italiana e dal quale ci hanno

liberato con il loro impegno e sacrificio i nostri genitori e i nostri nonni.

La Liberazione richiama alla costante difesa della pace e della democrazia, e

occorre vigilare affinché essa non venga annacquata in rivisitazioni storiche

maldestre o tentativi strumentali attuati solo per dividere il Paese, come

accaduto anche di recente. Il “valore attuale” della Resistenza risiede nel fatto

che tutti gli italiani vi si possano riconoscere e, richiamandosi alla Costituzione,

possano agire per il bene del Paese.


( dalla nota della Presidenza diocesana di Azione Cattolica ambrosiana )


Vi ricordiamo che è possibile rivedere in streaming il consiglio comunale nell'apposita sezione del sito del Comune di Abbiategrasso.

L'intervento del Consigliere Da Col si trova al minuto 00:24:12 della registrazione del 26.04.2023.

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